Cratete di Tebe

 

Filosofo cinico e poeta della seconda metŕ del IV sec. a. C. Discepolo di Diogene e maestro di Zenone, fu uno dei principali rappresentanti del cinismo. Condusse una vita,dal punto di vista cinico, esemplare, della quale due episodi sono soprattutto ricordati: il suo disfarsi delle ricchezze prima di dedicarsi alla filosofia e, maggiormente, il matrimonio con la discepola Ipparchia, fanciulla di nobile famiglia, innamoratasi follemente di lui; questo matrimonio divenne, nella scuola, l’esempio tipico di un ménage cinico. Cratere scrisse tragedie e brevi poesie satiriche, di cui ci restano solo pochi frammenti; in uno di essi, in solenne stile omerico, si parla di una cittŕ ideale chiamata Pera (la bisaccia del cinico), solido approdo in mezzo al mare dell’illusione, in cui gli abitanti conducono una vita frugale e pacifica.